La storia di HEAD

Nel 1939, Howard Head lavorava come rivettatore per il produttore di aeromobili Glenn L. Martin, prima di guadagnarsi la posizione di ingegnere. La sua propensione alla socializzazione lo portò a provare a sciare durante una gita a Stowe, nel Vermont, e nonostante l’imbarazzo provato per i suoi sforzi sulle piste, rimase entusiasta di questo sport e decise di migliorarsi. Come molti principianti, scaricava la colpa della sua scarsa performance sull’attrezzatura ma, a differenza della maggior parte degli sciatori, Head possedeva le conoscenze tecniche per motivare le sue convinzioni. Nel 1947, la HEAD lanciò il suo progetto di sci “a nido d’ape”, così chiamati perché immaginava sci costituiti da due strati di alluminio legati a pareti laterali di compensato, le quali racchiudevano un’anima di plastica a nido d’ape.

Nel 1968, creò una divisione di tennis nella società e un anno dopo introdusse la racchetta da tennis in metallo al torneo di New York, gli U.S. Open. Nel 1969, Howard Head vendette la sua società a AMF e andò in pensione poco dopo, continuando a concentrarsi sul gioco del tennis, in cui aveva mostrato scarsi miglioramenti anche con una racchetta di metallo e numerose lezioni. Continuò a sviluppare la racchetta da tennis in metallo e rivoluzionò così un altro sport. Nel 1997, la HEAD lanciò la racchetta da tennis in titanio e grafite, che divenne molto popolare. Sviluppò poi la racchetta da tennis computerizzata, denominata HEAD Intelligence, che si serviva di sensori per regolare la potenza necessaria e sopprimere circa la metà di tutte le vibrazioni, eliminando la causa del gomito del tennista.